Elezioni Provinciali sabato 18 dicembre 2021: le ragioni del voto a Marco Stefanetta e alla lista Progetto VCO

Elezioni Provinciali sabato 18 dicembre 2021: le ragioni del voto a Marco Stefanetta e alla lista Progetto VCO
33 anni, sindaco di Vogogna al primo mandato, è candidato alla presidenza del VCO.
Cosa mette in primo piano per il nuovo corso dell’amministrazione provinciale?
«Il cambiamento del metodo che, purtroppo, ha prevalso negli ultimi tre anni. Ci vuole più ascolto e programmazione. Non si può sempre agire nell’emergenza, così come non si può essere disponibili al confronto solo con chi pesa negli schieramenti politici. La Provincia deve essere al servizio di tutti i Comuni, soprattutto di quelli che non hanno strumenti per arrivare, da soli, alla soluzione dei problemi. La Provincia com’è oggi, di secondo livello, è priva di giunta, ha un consiglio di dieci e per raccordarsi con le amministrazioni del territorio dispone della conferenza dei sindaci. Con la precedente amministrazione è stata a malapena convocata per ratificare i bilanci. Su questioni importanti, come la gestione dei rifiuti, non è stata riunita».
Il confronto secondo lei è mancato anche sul tema dei fondi del Pnrr?
«Soprattutto per questa partita fondamentale sinora si è giocato male. Ogni Comune è andato per la sua strada, ha inviato le proposte più disparate a Torino, perché la Provincia del Vco ha abdicato al suo ruolo.
Parliamo della possibilità di finanziare progetti che davvero determineranno il futuro dei nostri figli e del territorio. Si dovevano chiamare a un tavolo tutti i sindaci per aree omogenee, attraverso le Unioni dei Comuni, per dare stimoli e fare sintesi riuscendo così a mandare avanti, e sostenere, richieste organiche. Adesso dobbiamo disinnescare il rischio che una volta pubblicati i bandi, nessuno ottenga niente. Fossi stato io presidente, avrei riorganizzato gli uffici della Provincia per dare modo ai sindaci di trovare personale preparato ad affiancarli nel predisporre domande idonee alle linee di finanziamento del Pnrr. Dovevamo farci trovare pronti davanti a questa irripetibile opportunità».
Rendere più unito il Vco in vista di obiettivi condivisi è forse la sfida più difficile: la riorganizzazione sanitaria, madre di tutte le battaglie, parla da sola.
«Vero, ma non può che andare sempre peggio se invece di accorciare la distanze, le si divarica. Due anni fa il presidente della Regione ci ha detto che siamo immaturi per decidere in autonomia e adesso attendiamo, nella totale incertezza, quale sarà la scelta assunta da Torino sugli ospedali, dopo mesi di stillicidio attraverso annunci a mezzo stampa e tenendo i Comuni all’oscuro degli atti che si stanno per compiere.
Si era trovata con grande fatica una soluzione ampiamente condivisa con il nuovo ospedale a Ornavasso e adesso si è di nuovo nel pieno delle tensioni, che non fanno che indebolirci».
Prima cosa che farebbe da presidente del Vco?
«Una riunione con i 73 colleghi per stilare insieme un elenco di priorità, stabilire le necessità del Verbano Cusio Ossola». Intervista La Stampa VCO – C. P.

Blocco nomina Presidente parco Val Grande

NOMINA PRESIDENTE PARCO VALGRANDE – comunicato stampa PD VCO
 
Eravamo stati facili profeti nell’anticiparne l’esito, alcuni mesi fa. Ora un nome sostenuto dai Sindaci del territorio
La notizia apparsa ieri sugli organi di stampa a proposito del secondo rigetto da parte della commissione Ambiente del Senato (dopo il contemporaneo parere negativo del relatore della gemella commissione insediata presso la Camera) del nominativo proposto dal Ministro dell’Ambiente Cingolani e dal Presidente della Regione Piemonte Cirio, conferma quanto avevamo previsto solo alcuni mesi fa. Per la seconda volta, infatti, Ministro e Presidente della Regione Piemonte hanno deciso di procedere con una nomina senza un preventivo confronto con il PD e con i Sindaci del territorio.
Non si è capita la motivazione di questa ostinazione, su un nome che era già stato oggetto di una prima valutazione negativa, ne della volontà di procedere per strappi, senza confronti tra i partiti che sostengono la maggioranza di Governo e senza tener conto di pareri espressi dalla stragrande maggioranza dei Sindaci e dalle associazioni del territorio e nazionali.
Ora ci attendiamo che si apra un vero tavolo di discussione per trovare una soluzione condivisa che coinvolga il territorio per individuare la figura più idonea a guidare un Parco che in questi anni è stato ben amministrato e che attende dalla Regione Piemonte di procedere con un processo di ampliamento che comporterà indubbi benefici per tutti.
Partito Democratico
Coordinamento provinciale Verbano Cusio Ossola
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La rincorsa (penosa) della Lega. si prende i meriti dei fondi europei pur essendo un partito antieuropa.

In questi giorni stiamo assistendo ad una vicenda a metà strada tra il penoso e il paradossale, con la costante rincorsa della Lega alle iniziative assunte dal Partito Democratico e il tentativo (patetico) di intestarsi la paternità politica di azioni avviate e attuate da altri.
E’ il caso, ad esempio, dell’emendamento costruito dal Partito Democratico per accogliere la richiesta dei sindaci di consentire un maggiore utilizzo dei fondi frontalieri sulla spesa corrente degli enti locali.
La proposta viene avanzata al Senato a prima firma del senatore Alessandro Alfieri (Pd), dopo un confronto con la segreteria nazionale del partito nella persona dell’on. Enrico Borghi. Viene in tal modo costruito un percorso politico preciso, coinvolgendo il presidente della commissione finanze del Senato, il senatore Luciano D’Alfonso, anch’esso democratico. La proposta così istruita viene portata in commissione, e viene approvata registrando il consenso anche di altre forze politiche (che come spesso accade aggiungono la firma per esprimere la loro condivisione).
A quel punto, parte subito l’operazione-cuculo della Lega, ormai abituata a prendersi i meriti degli altri così come il noto volatile che prende i frutti delle covate altrui. Da Bruxelles si fa vivo addirittura l’europarlamentare Panza, che annuncia la co-paternità di un’iniziativa di cui ha appreso l’esistenza dalla stampa, evidentemente preso in contropiede dall’iniziativa  assunta dal Pd.
Ma la assunzione dei meriti del lavoro altrui raggiunge livelli epici con la pubblicazione, da parte del consigliere regionale Alberto Preioni, di una card con la quale si attribuisce sostanzialmente il merito dei fondi PNRR recentemente attribuiti dal Ministero dell’Interno direttamente ai Comuni che ne avevano fatto richiesta, aderendo ad un bando diretto nel quale la Regione Piemonte non ha avuto nessuna voce in capitolo.
Prendersi i meriti del lavoro altrui sembra essere ormai una costante del leghismo di casa nostra.
Una rincorsa (penosa) per un partito che si dice contro l’Europa, che che si commenta da sola, e che non ci esimerà dal continuare a lavorare per il territorio nella certezza che sindaci, amministratori e cittadini del VCO sanno bene distinguere tra gli imbonitori e i costruttori.
Segreteria PD VCO