Crisi economica: risposte locali e nazionali

Per affrontare la crisi bisogna aiutare le imprese con crediti a lungo termine e chiedere all’amministrazione pubblica di trovare le forme per saldare i pagamenti in maniera veloce. Togliere due punti Irpef a chi ha stipendi sopra i 120 mila euro per aiutare le famiglie bisognose.

La crisi economica che si sta allargando sempre più anche sul nostro territorio con gravi effetti sull’occupazione. La chiusura di aziende importanti come Ondulati Verbano, sofferenze con cassa integrazione come Acetati, piccolissime imprese di due, tre dipendenti che chiudono senza quasi che si sappia niente, il problema del rifinanziamento degli ammortizzatori sociali per Tubor hanno bisogno di risposte anche a Verbania. Le ricadute sociali locali della crisi sono da tempo all’attenzione dell’Amministrazione Comunale che ha destinato altre risorse agli interventi di emergenza: 400.000 euro solo nelle ultime settimane. Ma la crisi ha bisogno di risposte anche e soprattutto dal Governo nazionale. Da questo punto di vista ci rivolgiamo ai parlamentari locali .Il Pd di Verbania fa proprie le proposte fatte da Franceschini a livello nazionale per sostenere le piccole e medie imprese e le rilancia sul territorio. “Innanzitutto – spiega il coordinamento cittadino del PD – vogliamo operare per aumentare il credito alle imprese e trasformare la scadenza da breve a lungo termine con una garanzia pubblica. In secondo luogo vogliamo che si accelerino i tempi dei pagamenti della pubblica amministrazione alle imprese: ci sono circa 50 miliardi di euro che spettano loro per i lavori già fatti e potrebbero costituire ossigeno prezioso per la loro sopravvivenza. Se gli enti pubblici non sono in grado di pagare, possono tentare altre strade. Per esempio, certificando la fattura emessa e favorire il pagamento da parte delle banche. Se non lo fanno le banche si può ricorrere alla Cassa depositi e prestiti che può anticipare le risorse e scontare le fatture certificate”. Il Pd di Verbania insiste, inoltre, per un contributo “una tantum”, pari a due punti Irpef, sui redditi superiori a 120 mila euro, a partire dagli stipendi dei parlamentari, per costituire un fondo a favore delle persone che hanno maggiormente bisogno.
Comunicato Stampa Circolo PD di Verbania, 30 marzo 2009.

Enrico Letta sabato 4 aprile, ore 16.30 a Verbania per discutere della crisi

image Tra cassa integrazione, chiusure, spostamento della produzione, licenziamenti, l’effetto della crisi nel VCO si fa pesantemente sentire su molte realtà industriali, commerciali e artigianali.
Difficoltà che poi ricadono principalmente sulle spalle dei lavoratori e delle loro famiglie.
Per discutere di tutto questo il PD del Vco ha organizzato un incontro pubblico dal titolo "La crisi c’è! Le proposte del Partito Democratico per costruire il futuro del paese e del VCO". Il volantino dell’incontro è scaricabile cliccando qui.
l’incontro si svolgerà a VERBANIA, presso l’Istituto Santa Maria, sabato 4 aprile alle ore 16.30 e vedrà la presenza dell’On. Enrico Letta, responsabile nazionale welfare PD e di Andrea Bairati, Assessore regionale all’industria.
Parteciperanno Paolo Ravaioli, Presidente della Povincia, Claudio Zanotti Sindaco di Verbania, Aldo Reschigna e Marco Travaglini Consiglieri regionali.

Contro la crisi la regione Piemonte incrementa di 2 milioni di euro le risorse per i Confidi

image La Giunta regionale del Piemonte sta proseguendo le proprie azioni finalizzate a facilitare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese. Nella seduta del 23 marzo 2009 ha, infatti, approvato un provvedimento che incrementa di 2 milioni di euro le risorse destinate alla capitalizzazione dei confidi piemontesi.
“In un momento di grave crisi economica come quello che stiamo attraversando – affermano i Consiglieri regionali del Partito Democratico Aldo Reschigna e Marco Travaglini – la Regione ha voluto incrementare di 2 milioni di euro i 20 milioni stanziati nel novembre scorso, che si erano aggiunti ai 50 già erogati negli anni passati come contributi vari ai fondi rischi con obbligo di restituzione. Questi 22 milioni saranno così suddivisi: 10 ai confidi che diventeranno intermediari, ai sensi dell’art. 107 del Testo Unico bancario, e 12 ripartiti tra tutti i confidi operanti in Piemonte sulla base del volume dell’attività di ciascuno”.
“Con questo intervento – continuano Reschigna e Travaglini – si completa il pacchetto di misure anticrisi sull’assicurazione del credito: da un lato, infatti, si consolidano i sistemi di garanzia e dall’altro si conclude un percorso che ha portato alla stabilizzazione di linee di credito per 1,4 miliardi di euro”.
“Nei prossimi giorni, inoltre – concludono i Consiglieri Reschigna e Travaglini – verrà attivata un’importante operazione di pagamento del rilevante debito scaduto che i fornitori vantano nei confronti del sistema sanitario piemontese, operazione che permetterà di dare, in tempi rapidi, nuovo ossigeno alle imprese del territorio”.